Il presidente dell'Università agraria di Tarquinia, Alessandro Antonelli, esprime tutto il proprio disappunto in riferimento alle modalità mediante le quali è stata trattata la vicenda della riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia nella puntata di domenica sera di Speciale Tg1 settimanale informativo del Tg1.
"Come sempre - dice Antonelli - sono emerse esclusivamente le verità così come preconfezionate dall’ Enel, si è rappresentata una situazione assurda, una sorta di mondo perfetto in cui il carbone ci condurrebbe, l’amabile voce di Puccio Corona ha parlato di minor impatto inquinante, di posti di lavoro in aumento esponenziale e di acquicoltura e, di abbattimento dei costi dell’energia elettrica, senza citare minimamente l’impatto sulle popolazioni locali, in una parola una aberrante distorsione della verità.
Più che di uninchiesta giornalistica, si è trattato di un vero e proprio spot pro Enel, ci chiediamo come sia tollerabile un simile comportamento, una deformazione dei fatti, mandata per altro in pasto alla nazione.
Altrettanto vergognoso - incalza il presidente Antonelli - il riferimento al comitato no Coke liquidato come mero fenomeno cittadino, dalle proporzioni limitate, non solo si sono offesi i cittadini che ne fanno parte con tanta passione, ma anche e soprattutto gli enti pubblici locali da tempo in campo a difesa del territorio, che a differenza dellEnel sono chiamati a rappresentare le comunità che li hanno eletti".
L’Università agraria ha peraltro già mandato alla Rai una lettera di protesta, che sarà letta, per conoscenza, anche dall’ordine dei giornalisti, in cui si chiede che venga al più presto ristabilita la verità sulla questione carbone, ascoltando anche chi lotta esclusivamente per la salute dei cittadini e non per gli utili dei propri azionisti.
LUniversità agraria di Tarquinia esprime la propria solidarietà sia al comitato no Coke sia alla regione Lazio, auspicando il ritorno in essere del principio costituzionalmente garantito della libertà di stampa minato, troppo spesso, dai poteri forti. Una priorità che siamo certi non sfuggirà al governo da poco insediato, scevro da condizionamenti mediatici che hanno sicuramente influenzato quello precedente.