Senza Filtro - Intorno alle 23.00 del 1° maggio '06 mani per ora ignote e vigliacche hanno posizionato due taniche con materiale infiammabile davanti il portone del nostro circolo, causando un incendio.
Solo grazie alla prontezza di spirito di alcuni cittadini abitanti il vicolo dove è ubicata la sede, a cui siamo grati, l'attentato ai danni del circolo del Partito della Rifondazione Comunista “ Enrico Minio” non si è trasformato in tragedia.
Vedendo quanto stava accadendo, con una scopa, sono state allontanate le taniche brucianti e con secchi d'acqua è stato estinto l'incendio, fortunatamente è andato in fumo solo il portone di legno di entrata, e la vetrata interna per il calore del fuoco è andata in frantumi.
Se non ci fosse stata questa prontezza nell'intervenire e le fiamme avessero raggiunto l'interno del locale, ben altre sarebbero state le conseguenze per gli stessi abitanti del palazzo sovrastante, essendo stipate a ridosso della porta di ingresso numerose sedie in plastica e materiale cartaceo.
Quindi è un atto che prima della rilevanza politica del gesto pone seri interrogativi sulle conseguenze che si sarebbero potute verificare per gli abitanti di una via del centro storico.
E' ormai da troppo tempo che nella nostra città avvengono atti di vandalismo e di criminalità diffusa di chiara matrice eversiva e neofascista, quanto accaduto rappresenta un preoccupante salto di qualità che non può e non deve essere sottovalutato dalle istituzioni, dalle autorità preposte e dalle forze politiche e sociali.
Questo vile e ignobile attentato compiuto proprio il 1° di maggio rappresenta un attacco preoccupante non solo nei confronti di Rifondazione comunista ma della libertà di espressione e dei valori fondanti la nostra democrazia.
La data non è stata scelta a caso, il Primo Maggio è la giornata in cui si celebra la festa del lavoro e dei/delle lavoratori/trici, una festa dei diritti contro ogni forma di ingiustizia e prevaricazione, tale celebrazione così come il 25 aprile anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo rappresenta in se i valori più alti della nostra costituzione repubblicana.
Chi ha compiuto quest'atto criminale ha individuato e voluto colpire una forza politica che sta con i lavoratori e le lavoratrici, che da sempre si batte per la difesa del diritto dei popoli alla pace, al lavoro e per la difesa di quei valori indiscutibili che sono alla base del nostro ordinamento democratico.
Giovedì prossimo ricorre l'anniversario del centenario della nascita di Enrico Minio comunista, antifascista e padre fondatore della repubblica.
Alle ore 18.00 diamo appuntamento a quanti e quante vorranno testimoniare il loro no alla violenza, c'incontreremo davanti la sede del Circolo che di Minio porta il nome e il testimone.
Circolo di Rifondazione E.Minio