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L'assessore regionale Brachetti: "Sdegno e condanna"
“Esprimo il mio sdegno e la ferma condanna, per il vile attentato subito dal circolo di Rifondazione Comunista di Civita Castellana. Occorre tenere alta la guardia nei confronti di episodi che potrebbero essere la manifestazione di una deriva violenta capace di mettere a rischio la lunga e consolidata tradizione di tolleranza e di rispetto che ha sempre caratterizzato la dialettica politica nel Viterbese. Rivolgo la mia solidarietà, e quella dell’Istituzione che rappresento, ai dirigenti ed ai militanti di Rifondazione Comunista”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore Regionale agli Affari Istituzionali, Regino Brachetti, dopo essere stato informato dell’incendio appiccato alla sede di Rc di Civita Castellana.
L'assessore provinciale Picchiarelli: "Solidarietà ai compagni"
L’assessore alla Pace e alla Partecipazione Giuseppe Picchiarelli esprime solidarietà ai compagni della sezione di Rifondazione comunista di Civita Castellana, incendiata ieri sera da ignoti.
“Quello di ieri sera - afferma - è un attentato gravissimo perché in questo modo si cerca di cancellare l’idea di una democrazia realmente partecipativa e inclusiva, in cui trovino spazio i diritti di tutti, nessuno escluso. Ancor più grave è il fatto che episodi simili avvengono a ridosso di date importanti come il 25 aprile e il primo maggio. A maggior ragione - dice ancora l’assessore - siamo chiamati tutti quanti a impegnarci in un’operazione di memoria delle nostre radici, laiche e antifasciste, che affondano nella costituzione repubblicana di cui, quest’anno, ricorre il sessantesimo anniversario. La risposta a episodi come questo non può che risiedere nella politica e nella mobilitazione dei movimenti che ci parlano quotidianamente dell’estensione dei diritti”.
Il capogruppo di Rifondazione alla Regione Peduzzi e il segretario Ricci: "Un atto infame"
“Un atto infame, che poteva avere conseguenze gravissime. Già altre volte il circolo di Rifondazione comunista di Civita Castellana è stato oggetto di atti intimidatori, ma questa volta è stata sfiorata la strage”. Con queste parole il capogruppo del Prc alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi, e il segretario della Federazione del Prc di Viterbo, Mario Ricci, che questa mattina hanno scritto al prefetto di Viterbo, Alessandro Giacchetti, chiedendo un incontro urgente, commentano l’attentato incendiario compiuto ieri ai danni del circolo di Rifondazione comunista di Civita Castellana.
“Questo vile e ignobile attentato dichiarano Peduzzi e Ricci - compiuto proprio il 1° maggio, rappresenta un attacco preoccupante non solo nei confronti di Rifondazione comunista ma della libertà di espressione e dei valori della democrazia: nel giorno in cui il Paese intero, a distanza di pochi giorni dal 61° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, ha celebrato la festa del lavoro e dei lavoratori, come festa dei diritti contro ogni forma di ingiustizia e prevaricazione, hanno voluto colpire una forza politica che da sempre si batte per difendere tali diritti e quei valori indiscutibili che sono alla base del nostro ordinamento democratico.
E questa volta hanno colpito duramente, mettendo a rischio la vita dei numerosi nuclei familiari che abitano l’edificio in cui si trova il circolo del Prc: solo grazie, infatti, alla tenuta delle porte e al tempestivo intervento dei cittadini che abitano in via delle Palme, la benzina utilizzata per l’attentato (sono state ritrovate due taniche) non è entrata nella sede del circolo, dove, proprio nell’ingresso, era accatastato materiale cartaceo, sedie di plastica e collocato il contatore del gas. La gravità di quanto accaduto - concludono i due esponenti del Prc richiede adesso da parte di tutte le istituzioni e le autorità preposte un’attenta valutazione della situazione che si è creata per adottare da subito misure idonee e mettere fine a questa violenza che nulla ha a che fare con la pratica e il confronto politico. Per tali motivi abbiamo scritto al prefetto di Viterbo, dott. Giacchetti, chiedendo un incontro urgente”.