- I giudici del Tar del Lazio hanno accolto il ricorso dell' Enel a favore della riconversone a carbone della centrale di Civitavecchia, che era stata sospesa da un'ordinanza della Regione.
Respinta invece la richiesta di risarcimento danni avanzata dall'Enel nei confronti della Regione.
Il presidente della Regione Piero Marrazzo a caldo ha dichiarato: “Questa mattina ho sentito telefonicamente il ministro Pierluigi Bersani che mi ha confermato la sua volontà e il suo impegno a convocare al più presto il tavolo sulla questione Civitavecchia.
Come ho sempre affermato, prendiamo serenamente atto e rispettiamo la sentenza della magistratura amministrativa. In merito, mi limito solo ad osservare che siamo in attesa del dispositivo, ma da quanto sembra si conferma la giustezza della nostra posizione amministrativa. In ogni caso - conclude Marrazzo - credo che la soluzione dei problemi che sono sul tappeto verrà dal dialogo e dalla concertazione di tutte le posizioni che sono in campo.”
Anche il Prc prende posizione.
“Ora la politica torni ad avere un ruolo primario - dichiarano i consiglieri regionali del Prc, Ivano Peduzzi, Enrico Luciani e Anna Pizzo - le decisioni dei giudici vanno rispettate ma certamente va rispettata anche la volontà dei cittadini che, a tutela della loro salute e del loro territorio, non vogliono la conversione a carbone di Torre Valdaliga Nord. Quindi, si convochi subito un tavolo tecnico che veda la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, compresi movimenti e associazioni, e del governo nazionale.
Torre Valadaliga Nord ormai non è più un caso locale concludono - ma è divenuto anche un banco di prova per il nuovo governo di centrosinistra chiamato a fare scelte precise in materia di politica energetica e ambientale che escludano l’uso di fonti inquinanti e rilancino i programmi di produzione energetica con fonti rinnovabili e pulite”.
Infine i verdi.
"Una sentenza che riconosce la correttezza amministrativa dell' operato della giunta regionale - è quanto affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali Filiberto Zaratti, Enrico Fontana (Verdi) e Alessio D' Amato, Peppe Marinai (Ambiente e Lavoro) - che, per tutelare la salute dei cittadini e per salvaguardare l' ambiente, lo scorso aprile aveva emesso provvedimento di diniego all' escavo di oltre 3milioni di metri cubi. Se l'Enel vorrà quindi proseguire nell'ampliamento delle opere a mare sarà necessario procedere a una nuova valutazione di impatto ambientale.
A ulteriore conferma della corretta applicazione delle nome da parte della Giunta regionale - aggiungono i consiglieri - dobbiamo evidenziare che il Tar ha respinto il risarcimento danni di oltre 23 milioni di euro richiesto dall' Enel. E' per questo che suggeriamo una lettura più attenta e corretta della sentenza del Tar ad alcuni consiglieri dell' opposizione regionale.
Adesso - concludono Zaratti, D'Amato, Fontana e Mariani - dobbiamo a lavorare per realizzare un progetto di produzione energetica compatibile con le vocazioni ambientali del territorio. Civitavecchia può quindi diventare uno dei poli turistici più importanti dell' Italia centrale grazie al suo porto, alla ricchezza del patrimonio ambientale, storico, archeologico e alla qualità delle produzioni agricole del territorio che la circonda. Il Lazio ha bisogno di una politica energetica basata sulle fonti rinnovabili e pulite. E su questo tema la Giunta Marrazzo ha già scelto: rispetto del protocollo di Kyoto per assicurare il futuro delle aziende e l' occupazione, tutela dell' ambiente e della salute dei cittadini, creazione del primo polo di produzione energetica da idrogeno nel nostro paese a Civitavecchia".