- In riferimento alle elezioni prossime venture che riguarderanno l’Università Agraria di Monteromano, al solo fine di sgombrare il campo da equivoci e strumentalizzazioni intervengono a chiarire l’entità dei rapporti tra Università Agraria di Tarquinia e quella di Monteromano il presidente Alessandro Antonelli e l’assessore Roberto Rosati.
"Visto il susseguirsi di voci - afferma il presidente Antonelli - che si rincorrono nella infuocata campagna elettorale, appare opportuno fare chiarezza, al fine di rendere scevra da ogni strumentalizzazione politica una questione che da troppo tempo coinvolge due intere comunità di cittadini.
Con sentenza del 2 dicembre 2005 la Corte di Appello di Roma ha definito il contenzioso tra i due enti rigettando il ricorso presentato dall’Università Agraria di Monteromano assegnando definitivamente salvo ulteriore grado di giudizio in Cassazione, di per sé oneroso ed impegnativo per le tasche dei cittadini tutti, i terreni denominati Nasso ed Ancarano all’Università Agraria di Tarquinia.
Un risultato storico che conferma le ragioni dei diritti vantati dalla comunità che mi ha eletto togliendo dal campo ogni dubbio ulteriore. Ogni dichiarazione diversa da quanto poc’anzi detto risulta pertanto fuorviante ed atta a creare confusione nell’elettorato chiamato al voto.
Fermo restando l’intento dell’Università Agraria di Tarquinia di rientrare in possesso definitivo di quanto di sua spettanza, ivi compresi i danni maturati ed in corso di valutazione, rimarchiamo la nostra irrevocabile intenzione di dialogare con l’Università Agraria di Monteromano in maniera ancor più costruttiva e decisa senza ulteriori tentennamenti come purtroppo è avvenuto nel recente passato".
"Auspichiamo l’insediarsi di un’amministrazione che abbia maggiore attenzione al problema - aggiunge l’assessore Rosati - e che ponga al primo posto l’interesse specifico dei cittadini senza posizioni precostituite, un’amministrazione che sappia sedere intorno ad un tavolo senza arroganza e con spirito di massima collaborazione.
La speranza di tutti è che cessino voci incontrollate frutto dell’amarezza di chi non ha saputo dare certezze ai suoi concittadini, nelle quali si millantano soluzioni sconosciute o peggio inaccettabili per l’Università Agraria di Tarquinia. Alla luce delle recenti perizie l’Università Agraria di Monteromano dovrebbe all’Università Agraria di Tarquinia, oltre ai terreni citati una somma non inferiore al milione di euro a refusione dei danni cagionati dall’illegittima occupazione".