Civita Castellana - Distaccamento di polizia stradale - Interviene Bonatesta
"Noi abbiamo evitato la chiusura, cosa farà Prodi?"
29 maggio 2006 - ore 15,10
Senza Filtro - “Ha ragione il consigliere provinciale di Rifondazione Comunista, Massimo Piccini: il problema della chiusura del distaccamento di polizia stradale di Civita Castellana fu solo accantonato ma è chiaro che ora si riproporrà non essendo intervenuti, a tutt’oggi, elementi di novità sostanziali e tali da far cambiare i programmi dei tecnici del ministero dell’Interno”.
Chi parla è il presidente del movimento di opinione “Insieme per il territorio”, Michele Bonatesta, all’indomani del grido di all’allarme lanciato dall’esponente della sinistra a Palazzo Gentili.
“Piccini fa finta di non ricordare spiega Bonatesta che la chiusura del distaccamento della polstrada civitonica fu evitata, in extremis, grazie all’intervento del sottoscritto che strappò all’allora sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, l’impegno a non portare a termine il progetto del ministero stesso sino alla formazione del nuovo governo. Impegno che, come è sotto gli occhi di tutti, è stato mantenuto.
Il problema, però, sussiste e ora spetterà al governo Prodi decidere se proseguire sulla strada da noi indicata mesi fa o andare avanti nel progetto di chiusura con il quale si intenderebbe aumentare la presenza della polizia stradale nel controllo del traffico lungo le arterie provinciali anziché tenere occupati gli addetti nel disbrigo di pratiche dietro le scrivanie.
Noi siamo convinti oggi come ieri - conclude Bonatesta che il distaccamento di Civita Castellana vada mantenuto. Siamo anche d’accordo sulla necessità che vengano potenziati i controlli su strada e che aprire anche un commissariato di polizia sia più che opportuno. Questo è stato il nostro impegno politico sin quando abbiamo avuto responsabilità di carattere istituzionale sul territorio, questo rimane anche oggi. Staremo a vedere cosa farà il centrosinistra e cosa faranno i loro rappresentanti politici, con la promessa che, sino a quando il problema non sarà definitivamente risolto, non mancheremo di far sentire loro il nostro fiato sul loro… collo”.