Il direttore generale della Asl Giuseppe Aloisio ha partecipato al corso formativo per infermieri e tecnici di laboratorio
“Acquapendente sempre più un ospedale di frontiera”
28 maggio 2006 - ore 1,30
Senza Filtro - Un altro passo avanti è stato compiuto per la consacrazione dell’ospedale di Acquapendente come “ospedale di frontiera”.
Si è tenuta l'altro ieri, 26 maggio, presso la biblioteca comunale la seconda giornata del 1° corso formativo residenziale multidisciplinare per infermieri e tecnici di laboratorio biomedico sugli “Aspetti clinico-diagnostici delle principali patologie”, organizzato dalla Asl di Viterbo e dall’ospedale di Acquapendente, e che proseguirà fino al 31 maggio.
Per l’occasione ha partecipato, infatti, all’incontro di ieri il direttore generale della Asl di Viterbo Giuseppe Aloisio per portare i saluti alla comunità aquesiana, ringraziare l’amministrazione comunale per aver acconsentito ad ospitare nei locali della biblioteca le lezioni del corso, e soprattutto per l’impegno che tutti i soggetti coinvolti stanno mettendo per riportare il presidio aquesiano nella posizione che merita.
“Acquapendente è una realtà molto attiva ha dichiarato Aloisio rivolto ai partecipanti al corso ed è importante non dimenticare le notevoli risorse scientifiche di cui dispone l’ospedale, atte a far sì che i corsi di aggiornamento vengano organizzati in loco, come in questo caso. L’ospedale di frontiera, inteso come punto di raccordo e di raccolta delle esigenze di un territorio particolare come questo, sta diventando ogni giorno di più una definizione sostanziale, per cui tutti noi ci stiamo impegnando a fondo”.
“Il nostro obiettivo conclude Aloisio è quello di arrivare all’atto aziendale per la creazione di tre poli di frontiera: Acquapendente, Civita Castellana e Tarquinia. Il flusso di pazienti che decide di curarsi qui sta aumentando sempre di più, dobbiamo quindi continuare a valorizzare le risorse mediche e scientifiche di cui disponiamo, per far comprendere al cittadino che non ha bisogno di spostarsi fuori provincia o regione per avere le cure di cui necessita”.