- “Va creato a Viterbo un polo di eccellenza del benessere”, i Ds rilanciano la prospettiva termale per dare forza allo sviluppo della Tuscia.
Ieri mattina una delegazione dei Ds, guidata Da Giuseppe Parroncini, ha fatto un sopralluogo alle terme Inps di proprietà regionale. Della delegazione facevano parte Giulia Arcangeli, Sandro Mancinelli, Francesco Serra e e Franco Marinelli che è stato un dipendente delle terme.
E’ stata presentata una mozione che verrà presentata in consiglio. Le terme Inps, create nel primo dopoguerra, hanno una struttura di 33mila metri cubi, pari a un centinaio di appartamenti. Un parco di sette ettari. Tutto ancora in buono stato, con tanto di marmi alle pareti e una giardino imponente con una di fontana in peperino. Una struttura appetibile che a suo tempo, prima della chiusura avvenuta nel ‘92, ha impiegato 105 dipendenti più 94 trimestrali per un totale di 184 posti letto.
I Ds propongono la creazione di una società pubblica, Regione, Provincia e Comune, che abbia la proprietà della struttura e si occupi del marketing di tutto il polo termale di qualità viterbese.
La gestione dell’impianto Inps verrebbe affidata a una società privata.
Esiste un piano di rilancio delle terme del 2001 approvato sia dalla Regione che dal Comune. Ma fino ad oggi nulla è stato fatto. Per la ristrutturazione e l’avviamento sono necessari 12 miliardi di vecchie lire.
“Il comune - spiega Sandro Mancinelli - in quattro anni non ha fatto nulla di nulla. Sono undici anni che stanno al governo della città, con regione e governo omogenei e non sono stati in grado di far nulla”.
“Per prima cosa - spiega Giulia Arcangeli - va varato il piano agricolo termale. Per salvaguardare l’acqua e per dare regole certe sul suo uso. Va fatto funzionare il depuratore. Vanno censiti i pozzi. Il piano esiste ma non è stato approvato. Questo la dice lunga sulla mancata attenzione su questa struttura. La giunta Gabbianelli fa solo progetti a breve termine. Progetti che in poco tempo diano risultati, ma questo non giova alla città”.
Anche il capogruppo dei Ds alla Regione Giuseppe Parroncini vede grandi prospettive per le terme Inps.
“L’assessore regionale Di Stefano - afferma - ha già in cantiere un bando di manifestazione di interesse per vedere se ci sono privati che vogliono gestire le terme Inps. La prospettiva, oggi, è quella di creare un vero e proprio polo del benessere”.
Premesso
* che il Secondo Rapporto sul sistema termale italiano attesta le presenze nel circuito nazionale nel 2004 a 1.305.465 unità confermando un trend costante di crescita ed un potenziale mercato in espansione
* che le presenze legate più propriamente alle cure termali riscontrano un incremento dello 0,4% rispetto al 2003 mentre quelle legate alla domanda di benessere di quasi il 9%
* che quindi questa componente aumenta il suo peso specifico nell’ambito del fatturato complessivo del settore passando dal 4,5% del 1999 al 11% del 2004 a fronte di una diminuzione del comparto cure termali di circa il 10,4% su scala nazionale anche per effetto delle progressive restrizioni del sistema sanitario nazionale in materia
* che quindi solo una adeguata politica di marketing territoriale, entro cui inserire l’offerta termale, è in grado di intercettare i crescenti flussi di mercato e la domanda costante e diffusa
* che in questa linea di tendenza dei consumi del bene termale assumono valenza particolare i contesti “turistici” e di godimento dei beni paesistici, naturalistici ed ambientali, storico/culturali
* che nell’insieme di tale valenze la città e la provincia di Viterbo vanta risorse indiscutibili, tali da poter prefigurare un polo termale di eccellenza nello sviluppo della linea benessere oltre al collaudato e storicamente riconosciuto valore terapeutico delle risorse termali viterbesi definibile come …… TERME N/DELLA TUSCIA;
constatato
* che esistono già realtà termali pubbliche operative ed in particolare lo Stabilimento TERME DEI PAPI di proprietà già dell’Amministrazione Comunale affidato in gestione a scadenza;
* che lo stabilimento termale ex-INPS, anch’esso di proprietà pubblica a seguito del trasferimento operato in ragione della legge 323/2000 del 24-10-2000 “ riordino del sistema termale”
* che quindi l’interesse pubblico si manifesta non solo nella promozione per i benefici riflessi di natura occupazionale e di sviluppo diretto ed indiretto, ma anche per le ricadute patrimoniali potenzialmente significative derivanti da una sua positiva valorizzazione
tutto ciò premesso
impegna la Giunta Comunale
* a relazionare al Consiglio Comunale sullo stato di attuazione del progetto di rilancio , approvato all’unanimità con delibera di CC n°12 del 8/2/2001 e successive integrazioni
* a promuovere, con il concerto di tutte le competenze istituzionali interessate, con le realtà imprenditoriali del settore, con le associazioni produttive del settore turistico e della ricettività, l’iter per il conseguimento della certificazione di qualità, ai sensi ed agli effetti dell’art. 13 della citata legge
* a richiedere alla Regione Lazio ed alla Provincia di Viterbo adeguata e sollecita manifestazione di volontà nel concertare, favorire e partecipare alla definizione, promozione e sviluppo del Polo Termale della Tuscia, ed in particolare
o alla Regione Lazio di confermare il proprio interesse al progetto di rilancio di cui sopra, approvato con atto del CR del 4/2/2001 n° 51 ed associarsi concretamente, tramite idoneo e concordato strumento di partecipazione patrimoniale, finanziaria e gestionale, al progetto di recupero e rilancio dello stabilimento EX-INPS ed
o alla Amministrazione Provinciale di assumere la priorità di una politica di marketing turistico appropriata settorialmente/territorialmente , promuovendo e partecipando una società operativa di supporto promozionale e di servizi integrati, d’intesa coi soggetti gestori delle realtà del POLO TERMALE, nella previsione ed attuazione della legge 313/2000 ed in particolare
art.1 della citata legge “ ………. Disposizioni per la promozione e la qualificazione del patrimonio idrotermale, anche ai fini della valorizzazione delle risorse naturali, ambientali e culturali dei territori termali.”
Art.11 QUALIFICAZIONE DEI TERRITORI TERMALI “ ………….Lo stato e le regioni favoriscono la destinazione di adeguate risorse nei confronti degli stessi territori”
ART. 12 - PROMOZIONE DEL TERMALISMO E TURISMO NEI TERRITORI TERMALI “ ………L’ENIT inserisce nei propri piani e programmi idonee iniziative per la promozione del termalismo nazionale all’estero ………..utilizzando anche a tal fine l’apporto tecnico-organizzativo di organismi consortili eventualmente costituiti con la partecipazione delle aziende termali e di istituzioni, enti ed associazioni pubblici o privati interessati allo sviluppo dell’economia dei territori termali”
ART. 13 MARCHIO DI QUALITA’ TERMALE “ con decreto del Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero dell’Industria,………..su proposta della Regione ………è istituito il marchio di qualità termale ….”
“il marchio di qualità termale può essere assegnato solo se per il territorio di riferimento della concessione mineraria sono stati adottati gli strumenti di tutela e di salvaguardia urbanistico ambientale di cui all’Art. 1 comma 4 “