Col Filtro - La vicenda del consigliere comunale grottano e presidente della comunità montana Alta Tuscia Pietro Capozzi, che si è venuto a candidare ad Acquapendente creando una lista di disturbo contro il centrodestra locale, è ormai a conoscenza di tutti.
L’interessato travolto dalle polemiche e dal biasimo di tutti i cittadini aquesiani ora tenta un’infelice difesa che andiamo subito a demolire.
Capozzi afferma che non è vero che Acquapendente costituisca una corsia preferenziale per la presidenza della Comunità Montana perché si arriva alla presidenza tramite il voto di otto comuni.
Falso, tutti sanno che facendo i dovuti conti fra gli otto comuni la poltrona profumatamente retribuita del presidente è appesa al voto del consigliere che sarà mandato nell’ente dalla minoranza del consiglio comunale di Acquapendente.
Ora è chiaro a tutti che il grottano Capozzi ha pensato bene di creare una lista ad Acquapendente che gli permettesse di assicurarsi l’agognato consigliere.
Capozzi afferma di essersi presentato ad Acquapendente su invito di amici del luogo che in virtù dei suoi trascorsi politici avrebbero chiesto il suo prezioso contributo amministrativo.
Doppia falsirà, nessun aquesiano ha chiesto al grottano Capozzi di fare una lista, semmai lui stesso insieme al suo fido consigliere in comunità montana Carla Cerrini Sarachino, avrebbero deciso di creare una lista per tutelarsi a vicenda la poltrona il tutto sulla testa dei cittadini aquesiani e alla faccia della politica trasparente e disinteressata.
Capozzi si chiede perché non possa candidarsi ad Acquapendente visto che Giulio Marini e Brachetti, lo stanno facendo (ma con che diritto il consigliere comunale grottano Capozzi si paragona ad onorevoli di quel calibro?).
Proprio qui fa venire a galla i reali motivi di tutta l’operazione, poiché Marini e Brachetti, si sono candidati perché ufficialmente richiesto dal coordinamenti politici dei comuni interessati.
Capozzi ad Acquapendente nessuno lo ha chiamato, anzi per tutelare i suoi interessi e quelli di Carla Cerrini Sarachino ha pensato bene di creare una lista di disturbo costituita da personaggi di Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo, Tuscania, Farnese, Viterbo, Rieti, ecc, chiamandola Noi love Aquapendente, già ribattezzata dagli aquesiani: Noi love le poltrone.
Infine la cosa che ha dato più fastidio agli Aquesiani è la consapevolezza che un consigliere comunale in carica in un comune (Grotte di Castro) non può candidarsi in un altro (Acquapendente) poiché inelegibile per legge.
A sbarrare la strada a questa sfacciata operazione politica ci siamo noi di Forza Italia con la nostra lista ufficiale di centrodestra Forza acquesio arricchita di validi elementi ufficialmente rappresentativi per tutto il centrodestra aquesiano. Siamo coscienti che Capozzi non ha creato una lista per il bene e gli interessi degli aquesiani ma per i motivi sopracitati, pur essendo consapevole di danneggiare il centrodestra aquesiano spianando la strada alla vittoria del centrosinistra.
Sappiamo tutti come è stata gestita la Comunità montana alta Tuscia da Pietro Capozzi (altissimi stipendi della giunta e soprattutto iperbolico quello del presidente ) e a questo punto crediamo sia arrivata l’ora, come Forza Italia di Acquapendente, di presentare un dettagliato resoconto sul suo operato di presidente (nullo per Acquapendente) in Comunità Montana (dove continuano ad essere favorite le cooperative rosse).
Siamo stufi, non tollereremo più bugie e intromissioni del grottano Pietro Capozzi, persona che non gode la fiducia politica nemmeno dei suoi concittadini (vedi cacciata dalla giunta di Grotte di Castro e dalla candidatura a consigliere provinciale), pertanto risponderemo alle sue provocazioni e falsità e a quelle del suo fedele scudiero anche per vie legali.
Lista di centrodestra ufficiale “Forza Aquesio”
Coordinamento FI Acquapendente
Club azzurro “Forza Aquesio”
Giovani Azzurri Acquapendente
Seniores F.I.Acquapendente
Associazione azzurro donna
Delegazione F.I.fraz.