Viterbo - Il caporedattore del Messaggero Arnaldo Sassi replica al Corriere
"Signore, perdona loro perché non sanno quello che fanno"
25 maggio 2006 - ore 12,30
Senza Filtro - Re Edoardo III, nel corso di un ballo di corte tenutosi la sera del 19 gennaio 1350, raccolse la giarrettiera caduta alla contessa di Salisbury, esclamando: Honny soit qui mal y pense! (Sia vituperato chi pensa male).
Stessa cosa potrebbe dirsi per la replica - piuttosto fuori luogo del caposervizio del Corriere di Viterbo, il quale - a fronte di una mia esternazione su problemi sindacali che riguardano la categoria dei giornalisti in quanto tale ha tirato in ballo addirittura problemi di gelosia (nobile sentimento, appartenente alla sfera prettamente affettiva e privata, che il sottoscritto riserva ai rapporti con le persone a lui care).
Del resto, nella società odierna dove contano solo la produttività e il denaro, non è obbligatorio avere nel proprio io valori solidali per quei colleghi (e purtroppo ce ne sono a iosa, in tutti i giornali) che vivono la professione nel precariato e sotto il ricatto degli editori, che proprio in questo momento storico stanno tentando di svilire la professione del giornalista.
Comunque, poiché il rischio di una sterile polemica è forte e il sottoscritto ha una forte convizione cattolica, val bene chiudere la vicenda col motto evangelico: "Signore, perdona loro perché non sanno quello che fanno".
Arnaldo Sassi
Caporedattore del Messaggero