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Con Brachetti, Picchiarelli e Corsetti
Presentazione della lista “Tuscania Futura”
23 maggio 2006 - ore 2,10
- Oltre 300 persone hanno partecipato, domenica sera, alla presentazione della lista “Tuscania Futura”, che candida alla carica di sindaco Alessandro Cappelli, e che può contare sulla presenza, come capolista, dell’assessore regionale agli Affari Istituzionali, Regino Brachetti.
Nel corso della manifestazione, alla quale hanno portato il loro saluto gli assessori provinciali Giuseppe Picchiarelli e Angelo Corsetti, è stato presentato il programma della compagine che propone per Tuscania un progetto di rilancio fondato sulle vocazioni naturali della città e del suo territorio.
Sia Alessandro Cappelli, che l’assessore Brachetti, hanno più volte sottolineato, nel corso dei loro interventi, la necessità di invertire lo stagnante trend che in pochi anni ha mortificato uno dei centri più ammirati del centro Italia.
Tra i punti qualificanti evidenziati: l’impegno per la riqualificazione e l’urbanizzazione delle aree artigianali e delle zone Gescal e Peep; il sostegno alle attività commerciali, turistiche e artigiane, assecondando l’inclinazione della città; la creazione della Casa della salute, con lo scopo di dotare Tuscania dei servizi sanitari essenziali; l’istituzione della Carta dei Diritti di cittadinanza, con la quale garantire alle categorie più deboli agevolazioni ed esenzioni su imposte, tributi e servizi comunali; l’entrata a regime della riserva naturale di Tuscania, opportunità da sfruttare non solo per preservare il territorio, ma anche per avviare un ciclo virtuoso in cui la salvaguardia della natura si sposi con occasioni di buona occupazione e di crescita.
E’ stato ribadito, infine, un netto no alla realizzazione dell’impianto energetico a biomasse, perchè questo avrebbe come effetto lo stravolgimento del sistema agroambientale del territorio (l’esercizio della centrale comporterebbe l’impiego di 74mila tonnellate annue di pioppo, per una superficie di 4.500 ettari). Non un’opposizione fine a se stessa, quindi, ma una contrarietà motivata dalla necessità di impedire che il contesto socioeconomico di Tuscania sia definitivamente compromesso.
Tuscania Futura
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