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Firenze - Il ministro della "pubblica istruzione" Fioroni spiazza tutti e partecipa alla marcia di Barbiana rendendo omaggio al "prete rosso" don Milani
"Una scuola senza esclusi"
22 maggio 2006 - ore 1,40
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Il ministro Giuseppe Fioroni |
- "La scuola deve essere di tutti e per tutti, come ci ha insegnato don Lorenzo Milani, ed è per questo che oggi sono qui. Il ministero della pubblica istruzione dovrà lavorare in questa direzione". Il ministro Giuseppe Fioroni alla sua prima uscita pubblica, rende omaggio a una delle figura più significative del mondo cattolico del Novecento: Don Milani, il "prete rosso" come lo chiamava la destra fascista. Il ministro ha infatti partecipato ieri mattina alla tradizionale marcia di Barbiana, sul Mugello.
"Chi sale a Barbiana - ha detto Fioroni commentando il motto milaniano “I care” - non può non tornare indietro senza un significativo insegnamento: il no all'indifferenza. Non possiamo permetterci il ritorno a forme di esclusione sociale che, dopo l’accanimento controriformatore degli ultimi anni, rischiano di riproporsi in forme antiche e nuove nella scuola. Intendo intervenire con politiche adeguate perché in nessun modo la scuola sia un luogo di emarginazione. Ancora oggi nel nostro paese sono troppi gli esclusi ed è intollerabile che un ragazzo su quattro non riesca a conseguire né diplomi né qualifiche professionali. Il motto di don Milani deve essere stimolo per tutti: governo, maggioranza e, mi auguro, anche per il Parlamento. Possiamo anche nutrire dei dissapori tra di noi, pensarla diversamente su una o più questioni decisive. Ma se le scelte “ci interessano” potremmo sempre trovare un terreno di confronto".
Il ministro ha preso un po’ tutti in contropiede, con questa sua prima uscita. Da certa stampa nazionale, e in particolare dalla Velina rossa, Fioroni era stato, infatti, definito un integralista.
Dopo averlo ribattezzato Beppe Fioroni, la stampa nazionale lo aveva anche voluto caratterizzare politicamente come un conservatore.
E lui invece ha reso omaggio a uno dei profeti cattolici più amati dalla sinistra.
Insomma un segnale politico preciso, e inaspettato per chi non sa che il giovane democristiano Fioroni era inizialmente moroteo, solo in un secondo tempo divenne andreottiano.
Anche il fatto che si sia definito “ministro delle pubblica istruzione” ha chiaramente un significato politico preciso.
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