Sport - Rugby - Isa Prime
Il presidente Perugini: "Una grande delusione"
22 maggio 2006 - ore 1,40
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Giancarlo Guerra alla sua ultima partita |
- Purtroppo la maledizione dell'ultima giornata è tornata a farsi viva. Era accaduto quattro anni fa con il Viterbo lanciatissimo verso la serie A, tanto da aver battuto in trasferta nella penultima di campionato la capolista Cus Roma, che era andato a perdere rovinosamente in quel di Benevento regalando ai sanniti la promozione.
E' successo ancora, e in una maniera che ha dell'inverosimile. Dopo aver vinto la gara uno in trasferta, l'Isa Prime si fa raggiungere (e pareggiare i conti) a tempo scaduto dall'Avezzano che poi ha la meglio nei calci piazzati secondo la strana formula inventata quest'anno dalla federazione.
"La delusione è tanta -ammette il presidente Aldo Perugini- dopo aver condotto trionfalmente il girone non immaginavo certo un finale così. I nostri avversari hanno vinto più per la loro caparbietà che per la loro superiore forza. E' stato comunque un bello spettacolo vedere finalmente un pubblico così numeroso che alla fine ha applaudito la squadra e la società riconoscendogli il merito di aver regalato nel corso della stagione delle straordinarie emozioni. Purtroppo non è andata come volevamo, vorrà dire che faremo tesoro degli errori commessi e il prossimo anno ci riproveremo".
"Bravo Avezzano e bravo Viterbo - è il commento di Sandro Rossi del Prime, uno degli sponsor dei neroverdi -. Purtroppo abbiamo perso la testa e in cinque minuti loro sono riusciti a ribaltare il risultato. E' questione di mentalità, una mentalità che il Viterbo dovrà prima o poi decidersi ad acquisire".
"Devo comunque fare un grosso plauso a tutti i giocatori, all'allenatore e ai dirigenti -interviene a caldo l'ex allenatore Ruggero Grassotti, alla guida dei neroverdi nel 97/98 nella prima storica promozione in A e protagonista del secondo posto dietro il Benevento -. La squadra è cresciuta moltissimo. Certo sono dispiaciuto per come sono andate le cose oggi ma, purtroppo, quella è la legge dei play off. Da parte del Viterbo ho visto delle ottime cose che mi fanno pensare che l'appuntamento con la serie A è solo rimandato. La squadra è matura per la serie superiore".
"Siamo scesi in campo troppo tesi e questo, specie per quanto riguarda i tre quarti, ci ha penalizzato - afferma Walter Cemicetti, storica seconda linea viterbese per 10 stagioni in forze all'Algida Roma in serie A -. Una volta in vantaggio avremmo dovuto giocare di più utilizzando i calci di spostamento che invece finivano sempre in bocca alle loro ali. La squadra è comunque forte, ci sono delle ottime individualità, come Stefano Bocchino che nonostante la giovane età ha estro e fantasia, e di sicuro già dal prossimo potrà fare grandi cose".
"Naturalmente sono contento per la vittoria -ammette il presidente degli abruzzesi Angelo Trombetta- anche se scaturita da un enorme equilibrio che ha lasciato aperto il risultato fino alla fine. Forse noi ci abbiamo creduto di più e questo è stato determinante".
La gara di ieri è stata anche l'ultima della carriera per Giancarlo Guerra che, avendo raggiunto i 40 anni di età, non potrà più essere tesserato.
"Avrei voluto chiudere con un ben altro risultato afferma - . Anche se a caldo la sconfitta brucia eccome i tanti giovani che ieri sono scesi in campo dovranno fare tesoro anche di questa sconfitta. Hanno delle potenzialità enormi e, soprattutto, sono un bel gruppo. Sono sicuro che già dal prossimo anno potranno ottenere quello che ieri è sfuggito solo per un calcio piazzato. Ringrazio di tutto cuore Gino Rossetti per avermi dato modo di giocare queste ultime tre intensissime gare che, di certo, non dimenticherò mai. Grazie Union Rugby Viterbo".
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