- Ma ci prendono per scemi?
Lunedì 15 maggio il direttivo di Ascovit ha indetto una conferenza-stampa in cui ha illustrato ai giornalisti intervenuti l'iniziativa intrapresa per cercare di porre un freno al dilagante malcostume del commercio ambulante abusivo.
Alcuni nostri iscritti hanno lavorato su questo "caso" per oltre tre mesi, raccogliendo dati, testimonianze e soprattutto foto di un fenomeno dai molteplici aspetti negativi, compreso quello del danno economico subito da chi, malgrado tutto, continua ad operare nel rispetto delle leggi.
Grande è stata da parte nostra la soddisfazione nel constatare la partecipazione della stampa e il loro condividere la serietà e gravità del problema, dimostrata poi il giorno dopo con l'ampio risalto dato sui giornali alla nostra iniziativa, tanto che eravamo sicuri di una risposta di tale tenore anche da parte dell'amministrazione comunale.
Non sia mai detto!
Il giorno dopo (mercoledì 17) sulla stampa è apparsa la "risposta" dell'amministrazione per bocca dell'assessore Zucchi e del comandante Fede il cui senso, in sostanza, è: "Conosciamo il fenomeno ma siamo impotenti", giustificando il tutto dichendo che: "Nel 2005 sono stati fatti 53 verbali a questi abusivi" .
Complimenti!
Quindi il tutto nel 2005 si è risolto con la media di un verbale di contravvenzione a settimana quando giornalmente ci sono 10-15 ambulanti abusivi sparsi per la città.
Nel 2005 sono stati effettuati 22 sequestri.
Complimenti!
Anche qui vale lo stesso discorso, con l'aggiunta che, in alcuni casi, basterebbe solo chiedere i documenti di revisione del veicolo ( spesso catorci anteguerra ) per avere i presupposti per procedere quantomeno al fermo del veicolo, cosa peraltro fatta una volta anche dalla guardia di Finanza.
"Le norme vigenti stabiliscono che la vendita possa avvenire per tutto il
tempo necessario al cliente per scegliere e pagare il prodotto. Dunque i vigili urbani dovrebbero intervenire solo nei casi in cui non ci sono persone in attesa" è stato detto dall’amministrazione.
Complimenti!
Quindi il codice della strada può essere ignorato dal "cliente " che può tranquillamente parcheggiare lungo la strada (Circonvallazione Ovest, rotonda Porta Faul, via Garbini solo per citarne alcuni ) dove non è consentito, cosa che non può fare lo stesso automobilista se invece vuole fermarsi un minuto per un caffè o un pacchetto di sigarette in una via del centro.
L’Ascovit ha scattato decine di foto di questi abusivi che "apparecchiano" la loro attività con merce a terra e bene in vista e che quindi non rispettano le "norme vigenti" ricordate dal comandante Fede. Per non parlare poi del fatto che spesso questi banchi abusivi sono gestiti da ragazzini ben al di sotto della maggiore età, sulla cui regolarità nutriamo dubbi, in barba alle leggi sul lavoro minorile.
Ci pare evidente che, se si vuole, esistono ampi margini di intervento per arginare il fenomeno, ad esempio, come ha ricordato lo stesso Fede, "Le norme per il commercio itinerante valgono in tutta Italia, salvo limitazioni particolari imposte nelle singole città." . Ecco, appunto.
E se poi i vigili urbani non bastano per controllare tutto, forse basterebbe ridurre di qualche unità il loro numero nel centro storico per impiegarli a far rispettare la legge ed il codice della strada anche in altre zone della città.
Ma questo è un altro discorso.
Coordinamento Ascovit