Senza Filtro - “I giovani del Lazio hanno una scarsa conoscenza delle norme di comportamento che consentono di prevenire gli incidenti stradali. Si tratta di una mancanza di cultura automobilistica, che fa il paio con evidenti carenze per quanto riguarda la consapevolezza dei dispositivi di sicurezza di cui sono dotate le auto e sul loro corretto utilizzo. Tra i comportamenti a rischio rilevati nel corso dell’indagine, quelli più diffusi rimangono l’uso del telefono cellulare senza auricolare e l’eccesso di velocità”.
A rivelarlo, scorrendo i risultati di un progetto sperimentale sulla sicurezza stradale promosso dall’assessorato agli Affari Istituzionali, è stato ieri mattina Regino Brachetti, durante la tavola rotonda su “Gli enti locali concorrono alla sicurezza stradale”, svoltasi a Riva del Garda, dov’è in corso l’edizione 2006 del Siss (Salone Internazionale della Sicurezza Stradale).
I dati raccolti sono frutto di un’iniziativa promossa dalla Regione Lazio per sensibilizzare i giovani sui temi della legalità e della sicurezza. Al progetto ha partecipato un campione di 1.200 studenti neopatentati proveniente da tutto il territorio regionale. I ragazzi hanno frequentato un corso di guida sicura, strutturato in una sessione teorica di 30 minuti e in una parte pratica, della durata di 3 ore. La realizzazione del progetto è stata affidata all’Aci Vallelunga, col quale hanno collaborato l’Ufficio scolastico regionale e gli Uffici scolastici provinciali.
“In base alle statistiche, le ragioni imputabili al comportamento scorretto del conducente costituiscono oltre il 90% del totale degli incidenti stradali ha aggiunto Brachetti la formazione diventa quindi fondamentale, se è vero che nei paesi dove questo tipo di attività è stata potenziata, l’indice di mortalità si è sensibilmente abbassato, fino a portare, per la prima volta da 20 anni, ad una diminuzione del 7,2% dei morti in Europa occidentale”.
Nel Lazio, secondo i dati Aci/Istat, nel 2004 gli incidenti stradali hanno causato 543 decessi e 38.190 feriti. Il numero maggiore di morti ha riguardato la fascia di età compresa tra i 25 e i 29 anni, seguita da quella che va dai 30 ai 34 anni. Il più elevato indice di mortalità è stato rilevato tra la mezzanotte e le 6 del mattino, periodo orario in cui il numero di sinistri è più basso. Il maggior indice di mortalità è intorno alle 6 del mattino.
“Visti i risultati, possiamo affermare che la sperimentazione che abbiamo avviato ha dato i risultati che ci attendevamo, con i corsi di guida sicura che si confermano come strumenti efficaci per la formazione dei giovani automobilisti. E’ auspicabile, quindi, che tale metodi possano entrare a far parte della didattica propedeutica al conseguimento della patente di guida, se davvero vogliamo rendere più vicino l’obiettivo comunitario dell’abbattimento del 50% degli incidenti stradali, entro il 2010” ha concluso Brachetti.