Senza Filtro - “Caro Giulivi, a nome di chi parla il maresciallo (?) Silvano Olmi quando interviene dicendo “no” al progetto del porto turistico di Tarquinia?”
A porre la domanda è il presidente del movimento di opinione “Insieme per il territorio”, Michele Bonatesta.
“Mi sbaglio prosegue l’esponente di Alleanza nazionale o agli atti del Comune di Tarquinia esiste un protocollo di’intesa per la realizzazione del porto turistico di Tarquinia, siglato nell’aula consiliare del comune di Tarquinia il 29 marzo 2004 da te e dall’allora presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, alla presenza del sottoscritto (all’epoca presidente della Federazione provinciale di Viterbo di Alleanza nazionale nonché senatore della Repubblica) e dall’allora consigliere regionale di Alleanza nazionale Laura Allegrini (nonché responsabile provinciale degli Enti Locali)?
Hai cambiato idea tu prosegue Bonatesta o sindaco di Tarquinia è diventato il maresciallo (?) Silvano Olmi? O hanno cambiato idea i furbetti della Pisana? Io penso che i cittadini di Tarquinia abbiano diritto ad un chiarimento che non si presti ad equivoci di sorta.
Il neo senatore nominato numero uno della Regione Lazio, Francesco Storace, infatti, dovrebbe dirci oggi se si riconosce nella posizione di Olmi o se conferma il protocollo di intesa firmato il 29 marzo 2004.
La stessa cosa dovrebbe dirci la neo senatrice numero quattro Laura Allegrini, la stessa cosa ancora dovrebbe dirci il neo senatore numero cinque Andrea Augello, all’epoca assessore al Bilancio della Regione Lazio.
Io sottolinea il presidente di “Insieme per il territorio non ho cambiato idea. Se non dovessero averla cambiata i senatori Storace, Allegrini e Augello, (ma soprattutto se non dovessi averla cambiata tu) significa che il maresciallo (?) Silvano Olmi ha parlato a titolo del tutto personale e quindi assolutamente in maniera non compatibile con la sua permanenza nella tua giunta. Non solo. Sarebbe interessante sapere, a questo punto, se la posizione di Olmi è condivisa dal circolo territoriale di Alleanza Nazionale o dal commissario provinciale abusivo di An, Mario Soggiu.
Proprio i recenti eventi alluvionali hanno dimostrato la necessità della realizzazione del porto turistico di Tarquinia se è vero (come è vero) che il progetto prevede la realizzazione di opere di massima garanzia a protezione dell’intero entroterra, a spese dei progettisti stessi.
Ciò vuol dire che, se oggi il protocollo di intesa anziché un pezzo di carta fosse stata una realtà, nessuno avrebbe dovuto piangere i danni che invece è costretto a piangere per la irresponsabile miopia del maresciallo (?) Olmi e di quelli che la pensano come lui.
Per cui conclude Bonatesta - le cose sono due: o Olmi si dimette da assessore non rappresentando le scelte di Alleanza nazionale o tu lo dimetti da assessore non rappresentando, Olmi, le scelte dell’Amministrazione comunale di Tarquinia e, conseguentemente, dei tarquiniesi. Con il porto turistico, infatti, oltre ai sin troppo evidenti ritorni economici per il territorio, si garantirebbe finalmente la sicurezza di tutti a fronte del pericolo di nuove esondazioni. Checché ne possano pensare il maresciallo (?) Olmi e Fare Verde”.