Riceviamo e pubblichiamo
- La Viterbese è attesa da una difficilissima (impossibile?) partita. Quella in programma il 5 maggio in occasione del processo che la vedrà nelle vesti di imputata davanti alla Procura federale.
E’ scattato infatti il deferimento alla disciplinare, come dal provvedimento formalizzato il 21 aprile scorso, che interessa altre squadre del girone meridionale della C2. Vale a dire Vittoria, Vigor Lamezia, Pro Vasto, Potenza, Nocerina, Melfi, Latina e Giugliano. E, per quanto riguarda la C1, anche Acireale, Chieti e Gela. Almeno per ora.
A quanto è dato sapere - visto che la società nulla ha comunicato in merito - la Viterbese sarebbe accusata di aver violato l’articolo 8 comma 3 del Codice di giustizia sportivo. Avrebbe dovuto perentoriamente procedere al pagamento degli stipendi ai propri dipendenti (relativi ai mesi di aprile, maggio e giugno 2005) entro il 31 dicembre e avrebbe dovuto documentarne il pagamento entro il 20 febbraio. Inoltre, entro il 28 febbraio, avrebbe dovuto comprovare, con altrettanta perentorietà, il pagamento dei contributi Enpals, Irpef e fondo di fine carriera relativi alle stesse mensilità.
Il deferimento non è stato, purtroppo per noi, un fulmine a ciel sereno. Da mesi l’allerta era stato lanciato. Da mesi si sosteneva che la Viterbese stava giocando il suo campionato su due tavoli. Da mesi si avvertiva il contesto che il risultato sul campo avrebbe potuto essere vanificato dalla manifesta insipienza societaria. Da mesi appelli e contrappelli erano recapitati, con regolarità svizzera, a quanti avrebbero avuto il potere (dovere) di arrestare questa rovinosa frana.
Nessuno si è degnato di muovere un dito. Si è lasciato che tutto andasse a remengo, come doveva andare, senza nemmeno provare a dare una mano alle maglie gialloblù. E’ stato detto tante di quelle volte che non vale certamente più la pena sottolinearlo.
Abbiamo assistito all’ennesimo trionfo dell’indifferenza e dell’apatia.
Ciò che resta tuttavia incomprensibile è la ragione per cui l’ineffabile ragionier Macalli faccia esplodere queste bombe a orologeria solo a due giornate dalla fine del campionato.
La dietrologia non è una scienza esatta. E però il pensiero che si voglia tentaredi scardinare l’esito regolare della stagione agonistica a vantaggio dei soliti noti aleggia pericolosamente.
Sulla questione le istituzioni locali, più volte chiamate a intervenire, possono in qualche modo trincerarsi dietro problemi di bilancio ovvero giustificazioni che saranno come al solito - politicamente - abili a trovare.
Lo stesso non si può certo dire per gli addetti ai lavori.
Le responsabilità di Pecorelli sono eclatanti. Ci si è interrogati a lungo (quasi ai limiti della paranoia), con lunghe dissertazioni sul sito viterbesecalcio.com e su altri organi che ci hanno cortesemente ospitato, sulle effettive ragioni che lo hanno spinto a venire a Viterbo.
Senza che disponesse dei mezzi per reggere il peso economico di una squadra di calcio professionistica. E' il medesimo interrogativo che si pongono i tifosi della Samb rispetto al loro patron Soldini, che li sta facendo precipitare agli inferi. E che si chiedono oggi, disperati, chi mai lo abbia catapultato alla guida della loro società. Misteri (ma fino a un certo punto…) del calcio moderno, su cui ritorneremo a tempo debito.
Ma i consiglieri di amministrazione, i sindaci revisori dei conti, i commercialisti e tutti coloro che in qualche misura rivestono o hanno rivestito ruoli di responsabilità in ambito societario? Insomma, tutti quelli che conoscevano, o avrebbero dovuto conoscere per ragioni professionali legate al proprio ruolo, la realtà della situazione societaria? Perché costoro, o alcuni di costoro, non si sono mossi per tempo come erano obbligati a fare per legge?
Qualcuno, prima o poi, ci dovrà delle spiegazioni su queste e molte altre cose.
E anche il fantomatico acquirente, più volte chiamato in causa, esca finalmente allo scoperto. E lo faccia, una buona volta e se davvero esiste, alla luce del sole. Prima che sia troppo tardi.
Se dobbiamo incassare una penalizzazione che vanificherà i risultati del campo e che potrebbe influenzare anche il risultato della partita di oggi con l’Igea (sovvertendo ulteriormente la regolarità già compromessa del campionato), salviamo almeno la Viterbese dal secondo fallimento in due anni.
Sergio Mutolo