Senza Filtro - “Passato il momento del confronto e dello scontro elettorale, passato il momento delle legittime soddisfazioni per chi ha avuto la fortuna di essere chiamato a rappresentare gli interessi del paese in Parlamento, passato anche il momento delle doverose e sentite congratulazioni con chi è assurto a posizioni di grandissimo prestigio, ora è il momento di rimboccarsi le maniche mettendosi a lavorare”.
A parlare è Michele Bonatesta l presidente del Movimento di opinione “Insieme per il territorio”.
“Un ministro (Giuseppe Fioroni-Margherita), un deputato di maggioranza (Ugo Sposetti-Ds), due senatori di minoranza (Giulio Marini-FI e Laura Allegrini-An) - spiega Bonatesta rappresentano una “squadra” di tutto rispetto per un territorio, il nostro, che vuole crescere avendo tutte le carte in regola per farlo, un territorio che vuole uscire dall’isolamento nel quale da sempre si trova per inserirsi nel contesto di una economia nazionale da tutti indicata in ripresa, di un rilancio sociale ed economico al quale da sempre ha diritto.
Certo: ci sono le diversità dovute alle diverse appartenenze politiche ma, se le soluzioni proposte possono anche divergere, i problemi del territorio non possono che essere comuni e, insieme, occorre che se ne stabiliscano innanzitutto le priorità.
Se è vero che non ci si può dividere, sui legittimi interessi del Viterbese, è altrettanto vero che, per ottenere questo, ognuno, nel rispetto dei differenti ruoli, dovrà chiarire il proprio pensiero lavorando in totale trasparenza.
Anche perché momenti e problemi sui quali dividersi ci saranno sicuramente ma i viterbesi hanno diritto di giudicare con severità i loro rappresentanti politici, oggi più di ieri, dato che la loro nomina è stata sottratta alla libera scelta elettorale.
Il nostro - sottolinea Bonatesta è un movimento di opinione e nostro compito di conseguenza sarà quello di promuovere “opinione” in base alle scelte politiche che i nostri uomini di governo ed i nostri parlamentari saranno chiamati a fare per il territorio. Assisteremo, allora, già dai prossimi giorni, allo scontro tra il “nostro” ministro Fioroni e il ministro Pecoraio Scanio (Verdi) a proposito della centrale a carbone di Torrevaldaliga, a Civitavecchia?
Sergio Rizzo, intervistando,sul Corriere della Sera, il neo ministro dell’Ambiente, ha chiesto: “Anche la centrale elettrica di Civitavecchia si è bloccata, ma per colpa di chi, come voi, non vuole la riconversione a carbone. A cui Prodi è favorevole”. La risposta: “Il centrosinistra ha vinto le elezioni per la Regione Lazio con un programma contro il carbone. E la regione ha proposto la riconversione a gas e la costruzione di un rigassificatore”.
“Quello della centrale Enel di Civitavecchia - conclude Bonatesta è sicuramente uno dei primi problemi che il nostro territorio (direttamente interessato) sarà costretto ad affrontare.
Da che parte si schiereranno, al momento opportuno, il ministro Fioroni e Sposetti, autorevoli esponenti del governo Prodi e della maggioranza di centrosinistra, lo stesso che guida la Regione Lazio che, come ricorda il verde Pecoraro Scanio, ha vinto le elezioni con un programma contro il carbone? E da che parte si schiereranno i senatori del centrodestra, ben sapendo che, quel provvedimento “pro carbone”, porta fa firma del ministro aennino Altero Matteoli, attuale presidente del gruppo di Alleanza nazionale al Senato? E da quale parte si schiererà l’amministrazione provinciale di Viterbo? Le segreterie politiche provinciali, faranno conoscere le loro posizioni da destra, dal centro e da sinistra? Queste sono le domande che facciamo noi, ma sono i viterbesi che hanno diritto ad avere le risposte”.