- Prendendo spunto dalla questione infrastrutture e sviluppo locale, più volte dibattuta dal nostro circolo e raccogliendo lamentele e critiche oggettive di pendolari e viaggiatori di questi ultimi giorni, quale ad esempio quelli del Mosp, stanchi delle continue promesse non mantenute, sarebbe forse utile a questo punto provare a unire le forze di tutti i nostri rappresentanti politici per finalizzare l'intervento in una unica direzione: il reale sviluppo del territorio.
Cosa c'è di nuovo in una proposta del genere, di solito lanciata dai più in campagna elettorare, quasi fosse uno slogan? Forse nulla, o forse molto.
La nuova visione, di lavorare in "team", sarebbe però solo una semplice provocazione se non fosse supportata da un garante, un "coordinatore" ovvero da una persona di grande spessore, di forte personalità e carisma che già ha dimostrato quanto può dare alla Tuscia e quanto la Tuscia può beneficiare da investimenti in cultura, infrastrutture, edilizia, ecc. rendendo Viterbo e provincia attraente per turisti e avventori di ogni provenienza.
Il nome? Il rettore Marco Mancini!
Persona giovane dinamica e affezionata alla nostra città e alle nostre origini.
Più volte citato in questo ultimo periodo e proposto per vari incarichi è approdato da ultimo ai vertici della Crui quale ulteriore riconoscimento del suo operato.
Siamo certi che se il rettore Mancini si mettese a carico di una squadra "bipartisan" e lavorasse come direttore d'orchestra con il supporto di tutte le forze politiche riuscirebbe forse in un miracolo che possa portare la nostra amata terra a quei livelli di qualità che ci si aspetta da simili realtà.
Migliori trasporti, collegamenti efficienti, maggiore ospitalità, ricettività, ecc.
Tutte proposte e ricette che singolarmente ogni rappresentante politico o amministratore locale spesso propone ma che poi per vari motivi non riescono a trovare applicazione pratica.
L'Università degli Studi della Tuscia ormai da diversi anni sta registrando un apprezzamento crescente da parte di studenti e mondo accademico, ma anche le proprie struttre stanno crescendo e migliorando in maniera esponenziale. Il "modello Mancini" dovrebbe a nostro modo di vedere essere valorizzato e applicato, con largo supporto di tutte le forze politiche della Tuscia, allo sviluppo del territorio e delle proprie vocazioni.
La nostra sfida l'abbiamo lanciata: speriamo che i nostri amministratori, con in testa il neo ministro Fioroni, la raccolgano!
Andrea Rocchi
Circolo teritoriale di An
Viterbo