Senza Filtro - Dopo anni, finalmente le varianti urbanistiche di Canino, Caprarola e Soriano nel Cimino arrivano a destinazione. Per mercoledì 24 maggio infatti, al dipartimento Urbanistica della Regione Lazio, è indetta la conferenza dei servizi sugli interventi rientranti nel Prusst (Programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio) denominato “Patrimonio di San Pietro in Tuscia, ovvero il territorio degli etruschi”. E in quella stessa sede si avrà una risposta.
“Le varianti urbanistiche dei Comuni del Viterbese dice l’assessore alla Pianificazione territoriale, Angelo Cappelli - sono finalizzate alla realizzazione, l’ampliamento e l’adeguamento strutturale e funzionale di attività turistico ricettive e commerciali”. Si tratta della prima delle conferenze dei servizi che riguarda la Tuscia: i Prusst risalgono infatti al 1998. “Tramite l’assessorato e gli uffici preposti - continua Cappelli - si arriva ad ottenere questo risultato dopo anni in cui non si era sviluppato nulla di concreto, se non il lavoro burocratico. Stiamo parlando di attività che possono portare turismo e occupazione”.
Il ruolo della Provincia è stato quello di aver coordinato l’attività e di aver poi seguito passo passo la procedura sulla conformità della documentazione tecnica presentata dai Comuni sulle varianti. Scopo del Prusst è agevolare l’iter, in questo caso più snello, appunto sulle varianti urbanistiche. Attraverso questa procedura, gli enti competenti si riuniscono intorno allo stesso tavolo per esaminare le varie proposte. Nella stessa sede verrà espresso il parere sulla fattibilità delle varianti.
“Nella Tuscia conclude l’assessore - sono i primi progetti ad andare in conferenza dei servizi. E’ un grande segno di attenzione verso il mondo dell’impresa, in un momento di stagnazione generale dell’economia in cui è più difficile rischiare. Si tratta di richieste che partono dal ’98, ci siamo quindi mossi in fretta per dare risposte concrete al mondo imprenditoriale”.