Senza Filtro - Fino al 20 maggio 2006 è in visita all’Università della Tuscia, presso il dipartimento di Scienze dell’ambiente forestale e delle sue risorse, una delegazione cinese proveniente dalla municipalità di Pechino.
La delegazione è interessata a conoscere realtà industriali e non che operano nel settore delle energie rinnovabili e del recupero ambientale. In particolare vorrebbero conoscere, più da vicino, installazioni a basso impatto ambientale, realtà industriali impegnate nella realizzazione di impianti ad uso agricolo e/o abitativo basati sull’utilizzo di energia solare, eolica e biomassa, attività vivaistiche per il recupero di aree degradate (cave, ex zone industriali, discariche) o per la tutela di zone a rischio idrogeologico.
La visita avverrà nell’ambito di un progetto di cooperazione Italia-Cina del ministero dell’Ambiente. Il progetto ha lo scopo di promuovere lo studio delle tempeste di sabbia e di proporre possibili interventi di mitigazione e prevenzione, il ministero dell’Ambiente e del Territorio Italiano assieme al dipartimento di protezione ambientale della municipalità di Pechino, hanno lanciato alla fine del 2004 un ambizioso progetto chiamato “WinDust”; il progetto si focalizza nella prefettura dell’Alashan (Inner Mongolia, Cina).
Gli scopi del progetto sono: (i) proporre e testare metodologie e tecnologie di intervento in situ per le aree degradate che costituiscono la fonte più consistente di polveri; (ii) sviluppare un modello integrato che consenta di simulare l’effetto di mitigazione conseguente all’implementazione di diversi scenari di intervento. Il progetto è strutturato nelle 3 parti principali di (i) studio del fenomeno, (ii) implementazione di progetti pilota, e (iii) modellistica integrata; i risultati di queste tre attività convergeranno nella conclusiva fase di pianificazione degli interventi su larga scala.
Durante le fasi di studio e modellistica sono stati utilizzati diversi strumenti di ricerca: le tecniche di Remote Sensing e Gis sono state usate per caratterizzare le potenziali aree sorgente delle tempeste di sabbia; un innovativo strumento di misura dell’erosione eolica è stato sviluppato per studiare in dettaglio la suscettibilità di diversi tipi di suoli e di copertura vegetale all’azione del vento e infine; infine, un modello integrato di circolazione e trasporto atmosferico è stato sviluppato per studiare le dinamiche, a larga scala delle tempeste di sabbia.
Nella fase di sperimentazione sono state proposte attività mirate a ridurre l’impronta ecologica delle comunità locali nelle cosiddette “aree sensibili”.
Per fare questo è in via di completamento la realizzazione di un sistema di irrigazione per l’agricoltura delle comunità rurali progettato per ridurre sensibilmente i consumi di acqua ed energia sfruttando al minimo la risorsa idrica sotterranea e utilizzando le sole fonti rinnovabili, sole e vento, ampiamente disponibili in Alashan per la gestione delle acque. Allo stesso tempo si stanno sviluppando tecniche di micropropagazione delle specie ecologicamente più rilevanti per la ricostruzione dell’ecosistema desertico.
Lo scopo finale è quello di identificare la soluzione potenzialmente più efficace e fattibile in termine di rapporto costi-benefici delle comunità locali.
Per la pianificazione di una gestione integrata di sviluppo sostenibile atta a combattere i differenti problemi che sono contemporaneamente origine e causa delle tempeste di sabbia, le attività svolte nel 2005 forniscono i primi incoraggianti risultati.