Col Filtro - Nel consiglio comunale di domenica 14 maggio si è consumato l’ennesimo sopruso della maggioranza di centrodestra contro la democrazia e la cittadinanza: all’ordine del giorno l’ampliamento delle competenze della “Civita Ambiente”, società che attualmente gestisce i rifiuti a Civita Castellana.
Il presidente del consiglio comunale e la maggioranza di centrodestra, stravolgendo il regolamento del consiglio comunale e applicandolo in base agli scopi della maggioranza, hanno impedito la discussione di decine di emendamenti presentati dal gruppo di Rifondazione comunista in merito all’oggetto all’ordine del giorno, procedendo con la votazione di emendamenti propri.
Il gruppo di Rifondazione Comunista ha comunque garantito fino all’ultimo la propria presenza, dando il proprio contributo affinché l’operazione della maggioranza venisse smascherata, e questo nonostante le palesi irregolarità imposte dal presidente del consiglio e dalla maggioranza.
La dura battaglia dell’opposizione contro la politica dell’inquinamento della maggioranza ha comunque ottenuto di circoscrivere alla materia ambientale l’oggetto sociale della società mista, che nella proposta della Giunta Giampieri spaziava dai servizi sanitari ale case di riposo, dai trasporti all’assistenza domiciliare, dalle centrali di qualsiasi tipo agli oleodotti etc...
La maggioranza di centrodestra si è così assunta la scellerata responsabilità di aver votato abusivamente per una società mista che, invece della raccolta differenziata e del riciclaggio, privilegia l’aumento della produzione di rifiuti, con la realizzazione e gestione di inceneritori inquinanti in territori limitrofi a Civita Castellana.
Circolo E.Minio
Gruppo Consiliare
Partito della Rifondazione Comunista Se
Civita Castellana