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Tuscania - Secondo Giuseppe Parroncini (Ds)
Nitriti di primavera fattore di sviluppo
16 maggio 2006 - ore 2,50
Senza Filtro - Lo straordinario successo di Nitriti di Primavera, a Tuscania, evidenzia che è stata giusta la scelta, da parte dellAssessorato allAgricoltura della Regione Lazio, di sostenere levento, nellambito di una programmazione degli interventi attenta alle iniziative che, gestite con passione, professionalità e competenza, valorizzano e promuovono le risorse del territorio. Premia il lavoro orientato verso la qualità dello sviluppo. E quanto afferma Giuseppe Parroncini, capogruppo dei Ds alla Pisana, che domenica pomeriggio, insieme con lassessore regionale allAgricoltura, Daniela Valentini, dopo aver assistito allo spettacolare carosello delle razze italiane, ha visitato gli spazi della Fiera nazionale del cavallo italiano, allestita, su dieci ettari, in un angolo suggestivo della Maremma laziale, e si è intrattenuto con gli organizzatori per una valutazione a caldo dellesito della manifestazione.
Un anno fa, insieme con lassessore Valentini, assumemmo precisi impegni. Li abbiamo mantenuti, stanziando risorse sia per levento, sia per la sistemazione dellarea espositiva. Ma devo dire che gli ideatori e curatori di Nitriti di Primavera hanno ampiamente meritato la fiducia della Regione, perché oggi la provincia di Viterbo ospita una manifestazione di dimensione internazionale di altissimo livello qualitativo, punto di riferimento per gli appassionati del cavallo, che peraltro -sottolinea Parroncini- crea un importante indotto per leconomia, a cominciare dal settore della ricettività alberghiera.
Lo stesso assessore allAgricoltura ha espresso grande soddisfazione per la efficiente organizzazione delliniziativa e per il risultato raggiunto, confermando per il futuro lattenzione della Regione verso un comparto vitale per la Tuscia. La Fiera ci ha consentito anche di verificare -prosegue il diessino- quanto, a Tuscania e in altri centri della provincia, si stia lavorando per la tutela del patrimonio di biodiversità animale e per conservare e rilanciare tradizioni profondamente radicate nella nostra cultura, come quelle legate ai butteri. Abbiamo imboccato il percorso per la valorizzazione del sistema del cavallo, dunque per lo sviluppo integrato delle attività a questo collegate, dallagricoltura allartigianato tipico, al turismo. La direzione è quella giusta.
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