- Sequestrato, massacrato e derubato. Arrestati due uomini e una donna. Coinvolta anche una minorenne.
Nella notte tra domenica e lunedì a Vetralla si è verificato un episodio degno di Arancia meccanica. Grazie all’intervento dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Vetralla sono stati assicurati alla giustizia quattro persone: i due uomini e la donna sono stati arrestati e la minorenne è stata deferita alla procura della Repubblica.
Gli uomini del118, infatti, hanno soccorso nel centro storico di Vetralla un uomo, di nazionalità rumena, 42enne e clandestino, che versava in gravi condizioni per le molteplici lesioni che gli aveva procurato su tutto il corpo.
Immediatamente sono stati avvertiti i carabinieri che, dopo aver verificato il terribile stato in cui versava l'uomo, hanno avviato le indagini, mettendo i campo tutti gli uomini e i mezzi a disposizione.
Dopo qualche ora, i carabinieri hanno ricostruito l'intera vicenda.
Verso le 21 di domenica, due giovani stranieri, un bulgaro e un albanese, avvicinano il rumeno e, senza un apparente motivo e con la forza, lo trascinano nella loro abitazione in via Borgo Vecchio a Vetralla. Qui, per circa due ore lo sottopongono ad atroci sevizie. Lo tengono fermo e lo colpiscono, in maniera inumana e smodata, con calci e pugni. Il tutto sotto gli occhi delle fidanzate, due sorelle albanesi, rimaste impassibili.
Non basta. I due aguzzini con la forza tagliano i capelli al rumeno, impossessandosi del suo portafoglio, contenente poco più 100 euro.
Solo quando il malcapitato appare sfinito, viene lasciato libero di allontanarsi dall'abitazione di via Borgo Vecchio, non prima però di averlo minacciato di morte, con una pistola, nel caso in cui denunci l'accaduto.
Con non poche difficoltà, i carabinieri sono riusciti a localizzare l'abitazione, teatro dell'agghiacciante vicenda.
I carabinieri hanno sfondato la porta e hanno fatto irruzione nella casa che era stata da poco ripulita del sangue fuoriuscito dalla ferite del rumeno.
Nell’abitazione sono stati trovati numerosi indumenti sui quali erano presenti delle tracce di sangue, nonostante fossero stati lavati in lavatrice. Tracce di sangue sono state trovate anche sul denaro rubato al malcapitato.
I due stranieri sono stati arrestati con la pesante accusa di sequestro di persona, rapina aggravata, lesioni personali e minacce gravi. Una delle due donne, la maggiorenne, fidanzata del cittadino albanese, è stata arrestata, invece, con l'accusa di favoreggiamento personale per aver aiutato i due uomini a eludere le indagini e a occultare il magro bottino della rapina.
Con le stesse accuse, la minorenne è stata deferita alla procura della Repubblica pressò il tribunale per i minorenni di Roma, ed è stata affidata alla madre.
Le indagini dei carabinieri della stazione di Vetralla e del Norm continuano per verificare se l'inaudita violenza sia stata gratuita o vi sia stato qualche motivo.