- A SantOrsola resisteremo, Francesco Antonaroli dellassociazione il Frisigello lancia un ennesimo grido dallarme.
Dopo la diffida del comune che ha dichiarato inagibile la chiesa, lassociazione chiede garanzie sul futuro della sua attività culturale e più in generale sugli spazi fruibili della città.
In sei anni - spiega Antonaroli - a SantOrsola abbiamo dato vita ad una intensa e qualificata attività culturale. Alcune delle nostre attività, come Sotto assedio, debbono aver toccato qualche nervo scoperto dellamministrazione comunale. Abbiamo chiesto un colloquio con il sindaco, ma lunica cosa che abbiamo ottenuto è stato un incontro con lassessore Fracassini. Senza risultati concreti. Un tecnico del comune ci aveva detto a chiare lettere che, se avesse ispezionato la chiesa, lavrebbe chiusa, visto lo stato in cui è. Mancanza di vie di fuga, di servizi igienici... Questioni tecniche che non possono essere messe in dubbio. Ma a questo punto sfidiamo il comune a trovare una sola chiesa che sia a norma. Cha cosa dobbiamo chiedere? che tutte le chiese siano chiuse?.
Si passa alle questioni più contingenti.
Abbiamo un programma da portare a termine. Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo dire alle persone di non venire? Sollecitiamo il comune a individuare un luogo sostitutivo di SantOrsola. Chiediamo che provvisoriamente ci sia affidata la chiesa dellex Tribunale. Stiamo poi creando una lega delle associazioni che hanno ruotato intorno a SantOrsola e lavoreremo tutti insieme su un progetto comune per gestire la chiesa quando sarà messa a norma.
Oltre ad Antonaroli, hanno preso le difese di SantOrsola anche altri esponenti di associazioni culturali. Da Marco Milea del Centro universitario teatrale a Stefano DellAnna dellArci.
Particolarmente significativo lintervento dellarchitetto Nicola Ceccarelli.
Di casi come SantOrsala - ha spiegato - in città ce ne sono molti. Si tratta di spazi di cui la città e i cittadini sono stati espropriati. Cè un conflitto tra le esigenze di espressione culturale dei cittadini e un certo immobilismo pesante. Vengono negate le esigenze della parte più viva della città. Quello che va messo in cantiere è un progetto di riqualificazione della città storica. Cè chi non comprende che non cè cosa peggiore per gli edifici storici che labbandono. A SantOrsola è possibile un intervento di messa a norma. Va lanciato un allarme per lo stato di abbandono di alcune proprietà pubbliche, che non significa proprietà del sindaco.
Impegni, anche economici, per SantOrsola sono stati presi, come ha spiegato Antonaroli, dalla Provincia. Per la messa a norma ci vorrebbero circa 300 mila euro.