Senza Filtro - Partito ieri mattina nella Domus La Quercia il convegno “Il ruolo della Provincia nella cooperazione con i Comuni. Azione di sostegno e collaborazione interistituzionale per la crescita socio-economica del territorio”, organizzato dalla Provincia di Viterbo e dalla Promo P.A. Fondazione.
Molteplici i relatori illustri intervenuti oggi per questa giornata di apertura dei lavori. Oltre all’assessore al Bilancio Ugo Gigli che ha dato il via al convegno e al presidente della Promo P.A. Gaetano Scognamiglio sono intervenuti: il consigliere di Stato Goffredo Zaccardi che ha proposto una relazione sul ruolo della Provincia nell’evoluzione dell’assetto istituzionale per una sussidiarietà al servizio dello sviluppo economico; il consigliere della Corte dei Conti Aldo Carosi che ha illustrato una tesi sulla valutazione dell’azione amministrativa integrata per un’azione di supporto al sistema dei controlli interni; in ultimo Mario Sonino, professore universitario ed esperto in materia, che ha parlato del nuovo codice dei lavori pubblici e del ruolo degli enti locali e in particolare della Provincia.
Il convegno continuerà anche oggi pomeriggio e domani, con interventi di altri relatori importanti tra cui il responsabile dell’Upi Giancarlo De Maria, Giuseppe Fioroni, ufficio presidenza dell’Anci, e Aurelio Lo Fazio presidente dell’unione regionale delle Province del Lazio.
Il tema centrale del convegno è la crescita socio economica del territorio che richiede da parte delle istituzioni un impegno prioritario e quindi i possibili modi per affrontare questi problemi. “Quando il presidente Scognamiglio ha detto l’assessore Gigli - ci ha proposto di organizzare quando convegno, abbiamo aderito con piacere perché sentiamo forte la necessità di portare anche noi, in provincia di Viterbo, un contributo allo sforzi per arrivare a una necessaria collaborazione per la crescita del territorio. Le problematiche e la questioni da affrontare sono numerose e urgenti perché urgente è l’esigenza di una riforma dell’ordinamento delle autonomie locali”.
Durante la mattinata è stata tracciata la figura della pubblica amministrazione sganciata dalla vecchia definizione. “La pubblica amministrazione ha spiegato Gigli - si deve trasformare in un ente pubblico che dialoga con l’utente cui è riconosciuto il diritto di partecipare e far sentire la propria voce nel momento delle scelte amministrative. La provincia in questo nuovo contesto assume, quindi, una veste imprenditoriale, protagonista impegnata nell’investimento evolutivo delle risorse. E’ un ente che si attiva per potenziare e valorizzare le molteplici modalità di rapporto pubblico-privato e costruisce condizioni di sviluppo per la comunità locale con l’obiettivo principe di acquisire un ruolo ancor più attivo, propositivo e innovativo. La promozione del territorio è impegno da assumere nel segno della continuità, unitamente a quello di coniugare lo sviluppo con la sostenibilità, sulla consapevolezza che il territorio costituisce per questa nostra provincia una risorsa da preservare, valorizzare e da promuovere”.
L’assessore al Bilancio ha poi puntato l’attenzione sulle ulteriori riforme da apportare per il miglioramento della pubblica amministrazione. “Voglio sottolineare che l’ente locale trova all’atto pratico numerosi ostacoli giuridici che si frappongono all’azione amministrativa. Troppe volte anche noi ci siamo trovati in presenza di atti vistati da altri enti e poi invitati al giudizio della Corte dei conti. E’ su queste questioni che noi amministratori locali chiediamo una risposta ed è in questo aspetto tutta la valenza del convegno. Esso vuole infatti indicare da un versante nuovo, quello del rapporto difficile tra enti locali e sistema dei controlli, l’esigenza di una riforma complessiva. A questo proposito conclude Gigli ci sentiamo portatori degli interessi di tutti gli enti locali, in particolare di quei Comuni di media e piccola dimensione che sono soggetto e oggetto di una normativa istituzionale non più riconducibile alle aspettative della società”.