Senza Filtro- Interpellanza depositata per il prossimo Consiglio Comunale sulla vicenda Caldaie Gas/CEV
Premesso
che nei primi giorni del corrente mese di aprile è stata recapitata a migliaia di cittadini una richiesta da parte del CEV spa di adesione alla cosiddetta campagna di verifica degli impianti termici con la richiesta generalizzata di pagamento di una somma di Euro 7,75 ed il disbrigo di ulteriori adempimenti burocratici;
che le suddette comunicazioni non sono state precedute né accompagnate in maniera adeguata da idonee informative, orientate in particolare alla comprensione esatta delle finalità, del senso e dei riferimenti normativi dell’operazione
che le modalità attuative della stessa campagna presentano un notevole impatto sulla cittadinanza, considerato che non si è ritenuto come la gran parte degli enti locali hanno invece sperimentato da tempo di avvalersi di convenzioni, accordi e collaborazioni con gli operatori del settore perché vi fosse contestualità tra operazioni di manutenzione e controllo facenti capo ad ogni singolo utente e quelle di verifica facenti capo agli enti preposti, favorendo in tal senso anche con appositi disciplinari e convenzioni l’accesso a prezzi calmierati ed omnicomprensivi
che peraltro il periodo trascorso tra l’atto deliberativo con cui viene affidato al CEV il suddetto servizio (delibera GM del 27-12-2004 n. 783) rispetto alla effettiva realizzazione dello stesso avrebbe invece consentito l’adozione di ogni idonea e preventiva azione di coordinamento, informazione e collaborazione tale da ridurre l’impatto sulla popolazione
che peraltro anche l’adozione di reiterati avvisi pubblici da parte dell’Assessorato LLPP (N° 36750 del 22-12-2005 e 1674 del 17-1-2006 e 10801 del 29-3-2006) denotano una procedura contraddittoria ed approssimativa, considerato che degli stessi non è stata data pubblicità adeguata in alcuna forma ed addirittura assumono nella citata comunicazione CEV la connotazione di Ordinanza
che si ritiene esorbitante dai poteri della Giunta l’affidamento (avvenuto con la citata delibera 783) di un servizio pluriennale del valore di alcune centinaia di migliaia di Euro, consistenti nel ritenere da parte del CEV gli interi importi relativi alle tariffe ed ai rimborsi spese richiesti ed incassati direttamente, dagli importi delle tariffe liquidate direttamente dall’Amministrazione non corrisposti o contestati dal contribuente, dall’importo riconosciuto allo stesso CEV come costo propedeutico all’organizzazione del servizio con relativo impegno pluriennale di spesa perdipiù comportante anche l’adozione di appositi regolamenti e contratti di servizio/capitolati d’appalto e regimi tariffari - come tali di competenza del Consiglio Comunale, come peraltro esplicitamente previsto nelle proposte sottoposte all’attenzione dell’amministrazione da parte della stessa società CEV
che quindi il Consiglio Comunale è stato completamente esautorato in materia di qualsivoglia possibilità di valutazione, indirizzo e decisione
i sottoscritti chiedono che Il sindaco e/o l’assessore disponga una sospensiva degli atti in essere e che l’intera questione venga sottoposta all’esame del Consiglio Comunale per gli opportuni provvedimenti di competenza.
Il gruppo Consiliare Comunale Ds