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Mauro Mazzola |
Senza Filtro - “Sul posizionamento degli autovelox siamo per il metodo adottato dalla Polizia stradale. Un metodo trasparente finalizzato solo ed esclusivamente alla prevenzione. Non siamo d’accordo invece con chi li utilizza al solo scopo di fare cassa”. L’assessore ai Lavori pubblici Mauro Mazzola ha scritto al prefetto Alessandro Giacchetti per avviare un tavolo di lavoro volto alla risoluzione delle problematiche sul tema.
“Nell’ambito dei propri compiti istituzionali si legge nella lettera la Provincia è chiamata ad emettere parere sulle richieste inoltrate dai Comuni in merito all’installazione dei dispositivi sulle strade provinciali. In molti casi abbiamo trovato difficoltà nell’emanazione dei provvedimenti tecnici e nel rilascio dei nulla osta. Spesso le richieste non trovano infatti sufficiente giustificazione, in quanto esistono le condizioni per l’immediata contestazione. Inoltre gli autovelox possono compromettere la sicurezza del traffico, a causa di repentini rallentamenti. Occorre quindi definire un quadro di regole per evitare abusi”. Da qui la richiesta di istituire un tavolo di lavoro.
Nel frattempo, l’assessore Mazzola ha sospeso tutte le richieste. “Insieme al prefetto dice abbiamo concordato un incontro che avrà luogo all’inizio di settembre insieme ai sindaci”.
La posizione della Provincia è in linea con le ultime iniziative messe in atto dalla Polizia stradale, che nei mesi estivi ha indicato giorno e luogo del posizionamento dei dispositivi. “Gli autovelox continua Mazzola sono strumenti di prevenzione, i Comuni non possono pertanto utilizzarli solo per fare cassa. Non devono essere nascosti e va indicato chiaramente dove si trovano”.
La Provincia intanto sta studiando un progetto di supporto alle amministrazioni locali, in vista dell’incontro di settembre. “E’ nostra intenzione conclude collaborare con la Polizia stradale, seguendo il metodo di prevenzione già adottato. Se alcuni amministratori vedono nei dispositivi solo un mezzo per gravare sulle tasche dei cittadini da usare come tassa fissa, invece di comportarsi così dovrebbero avere il coraggio di aumentarle. In un momento in cui la gente non riesce ad arrivare alla fine del mese, nonostante le contravvenzioni non siano un’imposta “ufficiale”, come tali purtroppo vengono utilizzate”.