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L'ultimo tiglio abbattuto |
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Senza Filtro - La sezione Lipu di Viterbo esprime contrarietà, preoccupazione e disapprovazione per quanto sta succedendo a proposito del taglio indiscriminato di tigli sani e di grandi dimensioni lungo le mura viterbesi in via Raniero Capocci.
Premesso che un albero andrebbe sempre considerato un bene comune, a maggior ragione nella nostra città dove il verde è carente, la decisione di abbattere tronchi giganteschi è arbitraria, priva di sensibilità, totalmente priva di buon senso.
Non ci interessa sapere che forse, come promesso dal Comune, un giorno verranno impiantati altri alberi dallaltra parte della strada (forse raggiungeranno le dimensioni di quelli abbattuti solo quando saranno grandi i nostri pronipoti).
Quei diciassette alberi intanto non ci saranno più e noi tutti da oggi come viterbesi saremo un po più poveri.
Diciassette tigli maestosi trasformati in cippato, la nuova frontiera del combustibile, nel giro di poche ore. Noi viterbesi stiamo pagando di tasca nostra i lavori di questa mostruosità e magari un giorno pagheremo ancora il rimpiazzo perché i soliti che con una mano segano, con laltra gettano il seme della nuova vita, sempre incassando ovviamente.
A noi non interessano nemmeno le puerili spiegazioni che compaiono sui grandi poster allestiti nei paraggi. Non si può giustificare lingiustificabile.
Chiediamo ai viterbesi di svegliarsi dal torpore, di non accettare passivamente che tali atti possano passare senza lindignazione di tutti.
Facciamo appello alle associazioni, ai movimenti, a tutti i liberi cittadini di attivarsi, mandare lettere, e-mail e protestare nei confronti del Comune di Viterbo.
Facciamo capire alle autorità preposte che non si può agire come Attila per distruggere quel poco verde che ci è rimasto e che azioni simili in futuro non saranno più tollerate a costo di prese di posizione drastiche ed azioni di protesta clamorose.
Vorremmo che della nostra città non si potesse disporre a piacimento, senza un minimo di cultura dellambiente e nel più completo disinteresse di ciò che è o dovrebbe essere il bene comune.
Il delegato della sezione Lipu di Viterbo
Enzo Calevi