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L'assessore Mauro Mazzola |
Senza Filtro -Al momento non sono stato ancora vittima dell'autovelox e ho ancora tutti i miei 22 punti (tocchiamo ferro), ma non posso non notare come negli ultimi tempi si manchi di etica nell'applicare multe, finalizzate in maniera evidente alla sola necessità di far cassa.
Avviene con l'autovelox, ma anche con le telecamere nascoste ai semafori (a proposito: il giudice di pace ci ha dato ragione e ha annullato tutte le multe delle Pietrare).
L'amministrazione pubblica non dovrebbe ricorrere a questi mezzucci per sanare in qualche modo i suoi sprechi e le sue inefficienze.
Non è "carino" far finta di non aumentare le tasse e poi dispensare multe inique per aver superato di 1 km orario il limite previsto (come se le auto fossero dotate di mezzi di altissima precisione per non incorrere in questo rischio).
Manca anche un controllo sui "siti vigilati". Mi rimane difficile capire per quale motivo dover andare a 70 (che poi diventano 60 per colpa dei troppo ligi) sul lungo tratto della Commenda (per anni sono andato a ben altre velocità senza pericolo in quel tratto), oppure a Marta sulla Verentana.
Difficile scendere dalla Cimina (zona caserma) tenendo i 50 senza ricorrere ai freni o a marce più basse (che inutile spreco di benzina!).
E che dire del lungolago di Capodimonte, dove pare assurdo andare a 50 nel mese di gennaio a traffico zero. Oppure penso ai tanti tratti dell'Aurelia con limiti a 60; alla Orte-Viterbo con limiti a 90... al fatto che per andare a Terni (60 km) si devono superare almeno due o tre posti a rischio foto.
Tutti posti questi che i Comuni hanno individuato quale "trappola" per far cassa (chiamarlo accattonaggio è troppo forte?). Senza voler pensare male sui rapporti tra enti pubblici e società che gestiscono queste macchinette mangiasoldi... le quali incassano in percentuale alle multe erogate (o sbaglio?) e quindi hanno un interesse diretto a che molti cittadini siano multati. Altro che salvaguardia della sicurezza!
Soluzioni? Buon senso nel vagliare quali trasgressori multare e controlli da parte degli organi superiori (prefetto?) sui luoghi prescelti per le trappole.
Non si dovrebbero tollerare questi mezzucci operati dall'amministrazione pubblica ai danni dei cittadini.
Troppo spesso si ha la sensazione di dover superare dei trabocchetti sulle strade. Sorvoliamo sui pericoli che spesso la bassa velocità nasconde: nei sorpassi, ad es., che spesso sono diventati interminabili.
Chiarezza e trasparenza vera (e misurabile) nei rapporti Comuni/società private... magari cambiando le regole: non più incassi a percentuale, ma a forfait.
A guadagnare ci sarebbe la fiducia dei cittadini nei confronti di queste belle e sane Istituzioni, troppo spesso salvate da inauspicabili indulti e sanatorie.
Giovanni Firmani